Avviato a Parigi l’iter per la valutazione sulla proposta partita dal ministero e dal Molise ed alla quale si sono unite Austria e Grecia. Dalle valli dell’Alto Adige al Tavoliere ed alla Sardegna, una ricchezza tenuta in piedi da 60 mila allevamenti che ora cerca riconoscimento internazionale per la sua tradizione che lega comunità e territorio
La Transumanza, antichissima pratica di allevamento preservata dalle comunità dei territori rurali, è candidata a diventare patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco. La richiesta è stata presentata ufficialmente oggi a Parigi dall’Italia, Paese capofila della proposta insieme alla Grecia ed all’Austria. Il ministero delle Politiche agricole, che ha coordinato la redazione del dossier di candidatura, ha fatto sapere che è stato formalmente avviato il processo di valutazione internazionale che porterà alla decisione da parte del Comitato di governo dell’Unesco nel novembre 2019.