Cesare Pascarella, in una sua bella prosa degli anni Ottanta dell’Ottocento, descrive la carovana delle greggi transumanti, che attraversa di notte rumorosamente il corso di Antrodoco, interrompendo bruscamente una serenata con canti, accompagnati dalla zampogna. La carovana si annuncia con il campanaccio della pecora guida (il manziero), seguita da tutte le altre, tante, una massa biancastra compatta ed immota – scrive Pascarella. Poi un fischio acuto, e subito compaiono due grossi cani neri, che balzano innanzi abbaiando, ma il gregge non si muoveva. Compare però un pastore, che afferra il manziero e lo trascina lungo la via per qualche passo, così tutto il gregge riprese a seguirlo: «Quante ne passarono? Migliaia! Scaturivano dall’ombra come l’acqua da una sorgente … e scomparivano nell’ombra. Se si fermavano bastava un sibilo per farle riprendere a muoversi … Quante ne passarono … Non finivano mai! Quando finirono, dietro a un vergaio cominciarono a passare le capre. A branchi.

Roberto Marinelli, Attrezzi della pastorizia, zona Cardito (anni ’80)

Ogni branco era preceduto da qualche uomo intabarrato, che se allungava il passo mostrava di avere le gambe ricoperte da pelli villose, ed era seguito da alcuni caproni barbuti, che di tanto in tanto si alzavano sulle zampe posteriori e davano spettacolo, urtandosi tra di loro con le corna poderose. Appresso alle capre sfilarono asini e muli, stracarichi di attrezzi pastorali, parecchie pecore azzoppate e diversi grossi cani con la gola coperta da collari di ferro, irti di punte per salvarla dai morsi dei lupi. Ultimo in fondo alla via, annunciato da un allegro tintinnio di campanelli e sonagli, apparve un carretto. Venne innanzi trascinato da tre cavalli (la Gabbia), adagio adagio, scricchiolando, e quando mi fu vicino si fermò. Sul carretto, fra una confusione indescrivibile di arnesi di legno, di seggiole, di panche, di casse, di imbasti, di fiscelle, di fagotti, di secchie, di caldaie e di canestre, insieme a una donna c’erano tre vecchi, tutti inviluppati in ruvide coperte di lana bianca: tre patriarchi! … – Da dove venite? – Gli chiesi – Dalla montagna – E dove andate? – Allo piano -. E il carretto riprese a camminare … Venivano dall’Amatriciano … Andavano in Campagna Romana¹⁰ (Roberto Marinelli).

Note

¹⁰ C. PASCARELLA, Monte Giano, in I sonetti, Storia nostra, Le prose, Milano, Mondadori 1960, pp. 597-641.